Parlare del felice rapporto tra olio d’oliva e la pelle significa innanzitutto parlare di chimica. Iniziamo ad analizzare il nostro caro “oro liquido” trattandolo come un qualsiasi ingrediente cosmetico, e cioè iniziando dalla sua composizione e struttura chimica.
“Oro Liquido e Bellezza”, di Diana Malcangi - Cosmetologa, che ci parlerà del felice incontro tra l’olio d’oliva e la pelle
Prima ancora di presentarmi, mi piace dire, come prima cosa, che mi risulta davvero gradito collaborare con Pandolea attraverso una rubrica che parla dell’affascinate rapporto tra l’olio d’oliva e la pelle, a tutto vantaggio del nostro benessere e della nostra bellezza. E il motivo sarà presto detto.
Un percorso culturale e divulgativo, con le signore dell'olio che, da una prospettiva in rosa, mettono a disposizione di tutti professionalità, esperienze e sensibilità preziosissime. Cosmesi, nutrizione, psicologia. Consigli e suggerimenti pratici conditi con un filo d'extra vergine. Oggi conosciamo Marina Montecchia, Grazia De Luca e Diana Malcangi
Daniela Cicioni è una cuoca, ma… non cucina. Paradossale? Mica tanto. Lei in realtà cucina, ma lo fa in modo molto particolare, preferibilmente non utilizzando il fuoco. Sì perché alla fine di un lungo percorso di studio e pratica, è approdata alla convinzione che tutto (o quasi) in realtà sia meglio crudo. A patto che si conosca e si sappia bene cosa si sta facendo. Una dimensione, questa, che sembra quasi la migliore e la più naturale per l’ingrediente che sta più nei nostri cuori: l’olio extra vergine di oliva.
Il cibo, e l'olio in particolare, hanno un valore simbolico fondamentale nella storia della cultura umana. Una storia in cui la donna ha sempre avuto un ruolo centrale. Legato molto spesso sia al cibo che all'olio di oliva. Un saggio della professoressa Manuela Micocchi (docente di Didattica interculturale e laboratorio alla PUST "Angelicum" di Roma) affronta queste due grandi tematiche e conclude il suo studio con la storia di Trotula, moglie di Giovanni Plateario, importante medico della Scuola Salernitana e studiosa di medicina lei stessa, portatrice di idee innovative come il considerare la prevenzione l'aspetto principale della medicina.